Fare la vetrina è la parte più divertente del lavoro di libraio. E’ una proposta, una scelta, una selezione al millimetro. La vetrina è un messaggio e i libri sono le parole che lo compongono. Perciò è sempre molto difficile essere soddisfatti della propria vetrina: chi passa avrà capito cosa volevo dirgli? Da qualche giorno abbiamo anche una vetrina online piena di libri bellissimi. Ma perchè proprio questi titoli e non altri?
Vorremmo prenderci del tempo per rielaborare questi mesi appena trascorsi. Mesi pieni di cambiamenti, spesso infelici. Questi libri ci raccontano cose che abbiamo vissuto e che forse non capiremo mai fino in fondo per cui sentiamo il bisogno di leggere e rileggere e rileggere ancora… (alcuni hanno anche appena vinto il premio Andersen 2020, li trovate segnalati da un bollino accanto alla copertina).
Vita da ape, Insetti al 100% , Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza
Con l’arrivo della primavera abbiamo lasciato una ciotolina con un filo d’acqua sul davanzale per le api assetate. E abbiamo piantato dei semini perchè una volta sbocciati i fiori le api potessero prendere il polline (ce l’abbiamo fatta, sono sbocciati davvero e la foto di questo articolo ne è la prova!) e farne ovviamente del miele. Miele che ci serve per alleviare anche il mal di gola quando ce lo becchiamo. Ma soprattutto perchè abbiamo capito che la natura è importante e che, anche per non ammalarci, dobbiamo prenderci cura del nostro prato (e del pianeta).
Giocare fuori e Pippi Calzelunghe
Ci hanno fatto apprezzare i giochi migliori: quelli con un sassolino e un rametto, con una scatola che diventa astronave o nave dei pirati e un lenzuolo tenda degli indiani. Ci è mancato troppo il “fuori” e nessun libro è riuscito a riempire quel vuoto. Perciò adesso apprezziamo ancora di più la formica che ci viene a trovare in salotto, la terra sotto le scarpe quando torniamo dal parco, il cavallino (come quello di Pippi!) che abbiamo cavalcato in fattoria pochi giorni prima del lockdown e subito dopo la fine della fase NonMiRicordoCheNumero…
Il catalogo dei giorni, Le cose che passano, Con il passare del tempo, Tutto cambia
Ci dicono che il tempo non è tutto uguale. A volte vola, a volte non passa mai. Può essere nel passato, nella memoria, spesso con un pò di nostalgia (come quando ricordiamo l’intervallo in classe con gli amici e le torri altissime con i Kapla!). Il tempo è ritmo, stagioni che ritornano, riti, certezze… e quando a maggio ci siamo accorti che ci mancava pure “l’attesa” delle vacanze, beh! ci siamo sentiti derubati di una grossa felicità. Ma tutto passa e tutto può tornare. Per questo esiste il tempo futuro, anche quando si porta dietro la paura di quello che potrebbe essere o non essere: << a settembre si torna a scuola vero? >>. In ogni caso oggi non siamo più quelli di ieri e domani saremo diversi da quelli che siamo oggi, ma saremo sempre noi forse diversi, forse cresciuti ma sempre noi.
I Raffreddori
Ci è servito per imparare a soffiare il naso.
La leggerezza perduta, Si può e Fortunatamente
Ci hanno fatto capire che è difficile trovare un equilibrio: a volte si sale troppo in alto, o si scende troppo in basso fin quasi a sprofondare. Ma se non ci si arrende mai, alla fine una soluzione si trova sempre. E ci si può anche liberare di tutto ciò che non serve davvero. Si può fare tutto, con un po’ di aiuto e tanta pazienza.
Che cos’è un fiume, La buca, Storia Piccola e Desperado
Raccontano della scuola, ciascuno a modo suo. Storia Piccola non è ambientato a scuola, ma il principe Beniamino che lascia i genitori per andare nel mondo fa esattamente quello che fanno tutti i bambini ogni giorno varcando i cancelli di scuola: vanno nel mondo. Che cos’è un fiume è uno dei tanti di come si possono imparare le cose divertendosi. La scuola è stata la protagonista indiscussa dei nostri pensieri nei mesi scorsi. Non c’era giorno che non pensassimo alla scuola, alle maestre, ai compagni, alla banda che aveva ancora una missione segreta da compiere a Carnevale… La Dad, i compiti a casa sono stati qualcosa, ma non scuola: la scuola è un’altra cosa. La scuola vera ci manca ancora tantissimo, ma siamo sicuri che la riabbracceremo a settembre. E se dei banditi vogliono rapire la maestra, ci penserà Desperado a dar loro una bella lezione!
Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare
Luis Sepulveda ci ha raccontato come l’uomo con le sue attività può interferire con il ciclo della vita, inquinando i mari e condannando a morte una forte e coraggiosa gabbiana. Ma una promessa è una promessa: non mangerò l’uovo, coverò l’uovo finchè non si schiude e insegnerò alla gabbianella a volare. Aiutare i più deboli, prenderci cura gli uni degli altri e credere nell’impossibile è quello che ci ha lasciato questo grande scrittore.